UN PENSIERO PER IL COMPLEANNO DI RENATO…

image31kg0.jpgLa sua definizione di Zero:

“Zero per ripicca verso il mondo, perchè questo numero non esiste ma è alla base di tutto e poi è rotondo e quindi non ha inizio e non ha fine, come la luna, il sole, l’embrione, l’infinito. Zero come sfida, come simbolo, come entità ricorrente”

Renato Fiacchini in arte Zero, nasce a Roma il 30 Settembre del 1950 figlio di un’infermiera Ada e di un poliziotto Domenico, frequenta le scuole fino alla terza media, dopodichè si dedica completamente alla sua vera passione: l’Arte

E menomale aggiungerei io!

Cari amici non vorrei turbare Renatino facendogli gli auguri con troppo anticipo, però non posso inserire il Post direttamente il 30 Settembre sarebbe troppo tardi! Così per lasciare il tempo a tutti voi di commentare comincieremo da oggi…Considerate aperto questo Post per scrivere tutto ciò che pensate di Renato, per esprimere il vostro amore, per dedicargli i vostri pensieri…quello che insomma non possiamo fare personalmente!

Caro Renato,

in quel lontano 30 Settembre è nata la stella della musica italiana, colui che poi l’avrebbe rivoluzionata e stupita, l’unico cantante originale in mezzo a tanto piattume…..Qualcuno disse: “nessuno ha saputo accostare sacro e profano, sesso e religione, musica e spettacolo, provocazione e impegno civile con la stessa esplosiva intensità di Renato Zero e l’amore del suo pubblico ne è la prova più evidente”

No, per il momento non aggiungo altro se non: Renato non ci lasciare mai!

SARAI SEMPRE TU LA MIA CANZONE…

ATTENZIONE: SPIEGAZIONI DELLA COMUNICAZIONE

Nel precedente post “Comunicazione” ho volutamente disabilitato i commenti perche non c’era nulla da commentare, era soltanto mio dovere informare tutti su quello che accadrà quest’anno.

Ho ricevuto però richieste e spiegazioni da tutti i fronti, forse c’era da immaginarselo non so, così non avendo modo di rispondere a tutti ve lo spiegherò più chiaramente quì, come se stessi parlando con il mio migliore amico. Non è un ricatto come simpaticamente ha detto la nostra Fabri che mi ha fatto sorridere, assolutamente no, anche se ammetto che può sembrarlo, è semplicemente una forma di rispetto nei miei confronti e nei confronti di coloro che assiduamente scrivono sul blog. Molti di voi alcuni mesi fa hanno ricevuto una e-mail da parte mia in cui chiedevo un’opinione su un’eventuale password per il blog, tutti e sottolineo tutti mi avete dato ampia libertà di scelta facendomi però notare una cosa giustissima ossia che inserendo una password all’interno blog avrei precluso l’arrivo di nuovi sorcini, avevate perfettamente ragione, per questo ho poi deciso di lasciare il blog accessibile a tutti proteggendo soltanto i Post che riguarderanno le novità su Renato. Intendiamoci, non è detto che io potrò sempre dare in anteprima le news su Zero, non sono la sua manager!! In ogni caso però anche quando inserirò le novità dopo altri siti quei post saranno sempre protetti da password.

Le ragioni: la prima motivazione vi è stata data in quella e-mail, la seconda è che io devo mantenere in vita questo blog ogni giorno, anche quando non ci sono nuovi dischi o concerti, non è facile credetemi, bisogna sempre inventarsi qualcosa e questo ruba anche del tempo, ma lo faccio con grande passione sia per l’amore che ho per Renato ma anche per l’affetto che nutro nei vostri confronti, insieme a me ci sono molti di voi che mi aiutano  con il blog mantenendolo in vita con i loro commenti, ora voglio dire che persone come Ilaria, Claudia, Marco, Luigi, Fabrizia, Gioia, Luciana, Tina, Elena (quando c’è) Antonella, Roberto non hanno nulla di cui preoccuparsi, molti altri invece dovrebbero cominciare a partecipare un pò di più perche non mi sembra nemmeno giusto che debbano campare di rendita (perdonate l’espressione)…C’è un mondo sommerso dietro a questo blog , gente che viene a leggere solo per avere notizie e poi scappare via, quì ragazzi non è come andare al cinema, c’è un grande impegno per questo blog e non percepisco nessuna retribuzione, non è un lavoro, non sono obbligata, deve essere un piacere e non un dovere, se tutti si mettessero a leggere senza commentare io non avrei più nessun riscontro tanto vale aprirsi un diario personale per scriverci! Da non sottovalutare che anch’io ho dei giorni in cui sono particolarmente impegnata, ma cerco di organizzarmi al meglio, di trovare il modo di inserire un post o di approvare i commenti, spesso la domenica anche se rientro all’una di notte accendo il Pc per vedere se ci sono commenti e lo faccio per rispetto a voi, perche avete speso del tempo per commentare e mi sembra giusto approvare il commento il prima possibile.

Mi scuso con tutti voi perchè ho scritto velocemente senza verificare eventuali errori grammaticali o di forma…già… in questo momento ho poco tempo!!! Ma anche se magari ho scritto male credo di essere stata chiara….

E ricordate che la vita deve essere un dare e avere….non solo dare….dare dare dare vuoi vedere che diventerà un mestiere…. Hai proprio ragione Renatino!

Baci a tutti voi

COMUNICAZIONE

VOLEVO AVVISARVI CHE DA ORA IN POI OGNI POST CHE CONTERRA’ NEWS SU RENATO ZERO SARA’ PROTETTO DA PASSWORD  CHE IO STESSA RILASCIERO’ PERSONALMENTE SOLTANTO A COLORO CHE SCRIVONO ASSIDUAMENTE SU QUESTO BLOG E SU OGNI POST!

LO ZERO-PENSIERO

4.jpgHO SCELTO ALCUNE DOMANDE CHE SONO STATE FATTE A RENATO IN UNA DELLE RECENTI INTERVISTE, MOLTI DI VOI L’AVRANNO LETTA MA A ME PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE PERCHE RITENGO LE SUE RISPOSTE ESTREMAMENTE INTERESSANTI…..

A lei hanno mai provato a comprarla?

Renato: Si, in molti. Effettivamente ero un tipo affascinante. Dietro avevo una fila di uomini e donne che sbavavano. Molte di queste offerte mi arrivavano da posizioni altolocate, da gente con il portafoglio all’ingrasso, da signori nobili.

Come ha fatto a sfilarsi da certe situazioni? A capire con chi aveva a che fare?

Renato: Io l’antipasto l’ho consumato con molta più oculatezza di tutto il resto. Dall’antipasto capisco cosa mi vuoi dar da mangiare, è una forma quasi cattolica di preservarsi. D’altra parte ero figlio di un poliziotto e assiduo frequentatore di altari e sacrestie. Avevo servito Messa presso la canonica di mio zio, Don Pietro. Difficilmente ho preso cantonate. Anche se ci sono stati momenti in cui me la sono vista brutta, in case dove circolavano sostanze e si facevano cose…Per fortuna sono sempre riuscito a tornare a casa sano e salvo. Della serie ” Lassù qualcuno mi ama”

Il Triangolo fece grande scandalo…

Renato: Vede tra i miei amici della generazione del Piper, di Ostia, di una certa periferia romana, si creavano queste unioni. Allora non c’era l’Aids c’erano forme penalizzanti verso l’amore e il sesso. Questi triangoli fanno parte di una ricerca dell’adolescenza, di una maturazione. Se poi si vuol parlare male di tutto, se si vuole scadere nel pessimismo, allora anche in due è troppo. In tre però c’è la possibilità di verificare se due possono effettivamente arrivare lontano. Un tradimento è un medicamento prezioso per mantenere un’unione in salute.

Le è pesato il successo?

Renato: Oggi il successo non mi condiziona più, ma per 15 anni della mia vita sono uscito da casa nascosto in un furgone della lavanderia: il successo può essere tossico. Mi organizzavo come potevo, cambiavo itinerari e orari, ma insomma non ero più padrone della mia vita e nemmeno chi mi stava vicino, avevo a fianco una donna Lucy, e ho dovuto fare i conti anche per lei. Un rapporto finisce quando il tempo di essere te stesso diventa irrisorio.

Ed essere single com’è?

E’ un lavoro anche quello. Di rinuncia, di non vivere, di non sporcarsi, di non prendere quelle sane fregature. Ma se trovate un amore, anche uno straccio di amore, beneditelo.

Guardandosi indietro quali sono stati gli errori?

Forse ho cantato troppo e ho trascurato un pochino l’aspetto più privato. Ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha fatto sempre sentire figlio, fratello, cugino e nipote. Mi ripaga di non aver visitato il mondo come forse avrei potuto. Ma poi mi rendo conto che il mio mondo sta dietro quel sipario.

FINE

HAI RAGIONE RENATINO, IL TUO MONDO STA DIETRO A QUEL SIPARIO!!!

ED ORA AMICI SORCINI A VOI LA PAROLA…

” VIA DEI MARTIRI “

14puglialive_net0038.jpg“Difendo la mia libertà ad ogni costo prima i miei bisogni e dopo il resto, che se non pensavo a me addio Renato rimanevo ancora là….”

Ecco una tra le canzoni che amo di più di Renato, quelle che considero di vita vissuta, una specie di autobiografia  che ci manda dei messaggi  da cui trarre spunto e meditare…Molto spesso quando sono arrabbiata ho l’abitudine di ascoltarla ad un volume altissimo perchè mi scarica, è un grido di rabbia mescolato alla grinta di chi sa reagire alle difficoltà, alle incertezze della vita, è un canto contro lo strapotere sotto ogni punto di vista, contro un mondo dove è difficile vivere una vita serena, dove non c’è più posto per i sogni..anche se lui non ha mai smesso di crederci. Via dei Martiri dove vive chi è sfortunato, chi è debole, chi si rifugia nella droga annullando se stesso, dove conta solo chi ha potere e sfrutta, inganna, violenta, comanda! Ma nel buio c’è una luce che dona energia, quell’energia che possiedono proprio coloro che hanno avuto un vita difficile perchè si sa che le difficoltà aiutano a crescere e a diventare più forti e con tanta onestà gli stessi riescono ad andare avanti, a reagire solo con le proprie forze e quindi: ” Voglia di vincere ci puoi scommettere, cogliamo l’attimo fosse anche l’ultimo e un sorriso pulito sarà la risposta migliore di Via dei Martiri”

Il bello è che non è una canzone orchestrale è piuttosto rockeggiante con una musica travolgente che abbinata alle parole ne fa un mix esplosivo, per questo vi invito a riascoltarla e a riportare quì le vostre sempre preziose riflessioni.

VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=2NDK_8IQamE

N.B DA OGGI IN POI PER VISIONARE I VIDEO BASTA POSIZIONARE IL MOUSE SUL LINK SENZA CLICCARE E DOPO QUALCHE SECONDO SI APRIRA’ UN RIQUADRO PER VEDERE IL VIDEO EVITANDO COSI’ DI USCIRE DAL BLOG.

Ecco il sole che va giù
irriverente
seminando ombre un po’ dovunque
fai fatica vita mia
a garantirti un altro giro di poesia
Io che non speravo più
di ritrovarmi
con addosso voglia e sentimenti
la pazienza è una virtù,
ci rende santi
forse è come dici tu
ma arriva in fondo e vedrai
fra invidia e gelosia
come ti pentirai…
di avere tanta energia.
Difendo la mia libertà
ad ogni costo
prima i miei bisogni e dopo il resto
che se non pensavo a me,
addio Renato
rimanevo ancora là
brandelli di verità
specchio dell’ironia
vento e fragilità
senza più un’anima mia
Sono sempre le stesse incertezze
gli stessi perché
che ti portano ancora una volta
a non credere in te
agghindate illusioni,
carezze ruffiane ne avrai
mentre un gioco innocente
si sporca di fango vedrai
sempre più complicato salire
che scendere giù
in via dei Martiri
Trovo ancora compagnia
malgrado tutto
la fatica è il segno dell’impegno
né polvere né pillole
nessun intruglio
ingegnose trappole
è la fortuna di chi
sa dove spremere
e la condanna per chi
non ha rispetto di sé…
Lavorate fratelli
finché il padre sazio non è
non cambiate canale
votate comprate anche se
vi toccherà travestirvi
da Babbo Natale
anche a voi
aspettando una tregua annunciata
che non verrà mai
siamo in tanti delusi e arrabbiati
lasciati quaggiù
in via dei Martiri…
Voglia di vincere
ci puoi scommettere
cogliamo l’attimo
fosse anche l’ultimo
e un sorriso pulito sarà
la risposta migliore…
di via dei Martiri
in via dei Martiri