LO ZERO-PENSIERO

4.jpgHO SCELTO ALCUNE DOMANDE CHE SONO STATE FATTE A RENATO IN UNA DELLE RECENTI INTERVISTE, MOLTI DI VOI L’AVRANNO LETTA MA A ME PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE PERCHE RITENGO LE SUE RISPOSTE ESTREMAMENTE INTERESSANTI…..

A lei hanno mai provato a comprarla?

Renato: Si, in molti. Effettivamente ero un tipo affascinante. Dietro avevo una fila di uomini e donne che sbavavano. Molte di queste offerte mi arrivavano da posizioni altolocate, da gente con il portafoglio all’ingrasso, da signori nobili.

Come ha fatto a sfilarsi da certe situazioni? A capire con chi aveva a che fare?

Renato: Io l’antipasto l’ho consumato con molta più oculatezza di tutto il resto. Dall’antipasto capisco cosa mi vuoi dar da mangiare, è una forma quasi cattolica di preservarsi. D’altra parte ero figlio di un poliziotto e assiduo frequentatore di altari e sacrestie. Avevo servito Messa presso la canonica di mio zio, Don Pietro. Difficilmente ho preso cantonate. Anche se ci sono stati momenti in cui me la sono vista brutta, in case dove circolavano sostanze e si facevano cose…Per fortuna sono sempre riuscito a tornare a casa sano e salvo. Della serie ” Lassù qualcuno mi ama”

Il Triangolo fece grande scandalo…

Renato: Vede tra i miei amici della generazione del Piper, di Ostia, di una certa periferia romana, si creavano queste unioni. Allora non c’era l’Aids c’erano forme penalizzanti verso l’amore e il sesso. Questi triangoli fanno parte di una ricerca dell’adolescenza, di una maturazione. Se poi si vuol parlare male di tutto, se si vuole scadere nel pessimismo, allora anche in due è troppo. In tre però c’è la possibilità di verificare se due possono effettivamente arrivare lontano. Un tradimento è un medicamento prezioso per mantenere un’unione in salute.

Le è pesato il successo?

Renato: Oggi il successo non mi condiziona più, ma per 15 anni della mia vita sono uscito da casa nascosto in un furgone della lavanderia: il successo può essere tossico. Mi organizzavo come potevo, cambiavo itinerari e orari, ma insomma non ero più padrone della mia vita e nemmeno chi mi stava vicino, avevo a fianco una donna Lucy, e ho dovuto fare i conti anche per lei. Un rapporto finisce quando il tempo di essere te stesso diventa irrisorio.

Ed essere single com’è?

E’ un lavoro anche quello. Di rinuncia, di non vivere, di non sporcarsi, di non prendere quelle sane fregature. Ma se trovate un amore, anche uno straccio di amore, beneditelo.

Guardandosi indietro quali sono stati gli errori?

Forse ho cantato troppo e ho trascurato un pochino l’aspetto più privato. Ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha fatto sempre sentire figlio, fratello, cugino e nipote. Mi ripaga di non aver visitato il mondo come forse avrei potuto. Ma poi mi rendo conto che il mio mondo sta dietro quel sipario.

FINE

HAI RAGIONE RENATINO, IL TUO MONDO STA DIETRO A QUEL SIPARIO!!!

ED ORA AMICI SORCINI A VOI LA PAROLA…