PRESENTE

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GRAZIE DI ESSERE TE STESSO BENTORNATO AMICO MIO!

Il 20 Marzo è uscito il nuovo disco di Renato Zero: PRESENTE

Ora che tutti noi abbiamo potuto un po’ assimilarlo e ascoltare più volte le canzoni possiamo finalmente dedicargli un Post ufficiale per commentarlo.

Sinceramente non era il disco che mi aspettavo, ma ciò non significa che non mi piaccia, è diverso, forse un po’ lontano dallo stile classico di Zero, mi sembra un disco innovativo, forse è anche normale per uno come lui che ha saputo sempre rinnovarsi nel tempo, senza mai copiare se stesso!

E’ un disco melodico, per quanto mi riguarda sono felice di sentire molto le chitarre.

Avendolo ascoltato più volte ad oggi posso dire che mi piacciono quasi tutte le canzoni tranne l’ultima, diciamo che per quanto mi riguarda la filastrocca ninna nanna  la poteva riservare alle sue nipotine!

Musicalmente mi rilassa, sono suoni che entrano nella mia mente calmandola, lo trovo un disco da ascolto, certo non ci si scatena molto ma non è noioso, sicuramente con pochi sforzi vocali, la sua voce è sempre bellissima calda e profonda ma conosciamo tutti le sue potenzialità vocali che invece in questo nuovo lavoro non ci sono.

Tra le mie preferite cito “Muoviti”, “Non smetterei più”, “Un’altra gioventù”, “Giu le mani dalla musica”, “Il sole che non vedi”, “Quando parlerò di te”, comunque nel complesso mi piacciono un po’ tutte.

Discorso a parte va fatto per “L’Ormonauta” e “Spera o Spara” che mi riportano un po’ indietro negli anni, a quel Renato ironico che mi piace tanto che ha ancora voglia di stupire e provocare, mi fanno pensare a Il Triangolo, Baratto e così via.

Qui sul Blog abbiamo già avuto modo insieme a Marco di parlare di Spera o Spara di cui il merito va a Mariella Nava che ha saputo ridare un po’ di verve al nostro Renato, tra l’altro insomma si nota nel testo anche lo zampino di Renatino, questa canzone gli sta cucita addosso ed è bello sentire quelle sue tonalità e quell’ironia che tanto ci erano mancate negli ultimi anni.

Nel finale di Muoviti (un brano che già amo) quando grida  “Per i vincenti”  ritrovo il mio Renato, invece nel “Il sole che non vedi” amo moltissimo questo passaggio: “Dov’è che porterai il sorriso mio la mia spensieratezza…Rispondi…. a chi dedicherai la luna il suo stupore, la fierezza…. Rispondi” mi da veramente i brividi per musica e parole.

Proseguirò a commentarlo con voi perchè per ogni brano avrei tantissime cose da dire…

“Quando parlerò di te” ovviamente mi piace e dovreste conoscere tutti quanti il motivo.

Concludendo non è il solito Renato sembra quasi un disco sperimentale, ma lo preferisco di gran lunga a Il Dono, certo dopo Il Dono per quanto mi riguarda sarebbe stato tutto bello, non avrei comunque voluto un Renato che si ripeteva ed io credo che dopo 30 anni di gloriosa carriera è molto difficile riuscire ancora a sorprendere e a creare canzoni che non siano simili ad altre.

E’ un disco autobiografico, si sente che è scritto da un uomo di 58 anni, ripercorre un pò la sua vita, incita i giovani a non mollare e sembra quasi che lui abbia trovato un pò di serenità, lo trovo molto riflessivo ma meno arrabbiato, con meno denunce, con la sola voglia di pace e serenità.

Per quanto mi riguarda al di la di tutto, al di la del fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso in ogni caso “PRESENTE” è promosso!