Molti di voi mi hanno chiesto di recensire l’intervento di Renato durante la manifestazione "Festa per Roma" ed io vi accontenterò nei minimi dettagli, riportando anche ciò che ha detto parola per parola!
Praticamente ieri sera a Piazza del Popolo c’era tutta la città, erano appollaiati ovunque e per quanto sia grande la piazza non riusciva a contenere tutte quelle persone, non è stato difficile capire che erano tutti lì per Zero, la festa è cominciata alle 19.00 ma più passavano le ore e più aumentava la gente perchè tutti sapevamo che Renato avrebbe chiuso la serata, ma l’attesa è stata estenuante perche si sarebbe dovuto esibire alle 23.15 ed invece c’è stato un ritardo clamoroso ed è apparso sul palco dopo la mezzanotte, molto dopo! Chi ha subito le conseguenze di questo ritardo sono stati gli altri artisti, perche la gente ormai stanca intonava solo il nome di Renato compreso di countdown da concerto, ad un certo punto il presentatore ci ha fatto un pessimo scherzetto facendoci credere che stesse per arrivare Renato ed invece era Michele Zarrillo, povero Michele si è preso un bel coro di "Noooooo", non era colpa sua ma eravamo davvero tutti sfiniti.
Finalmente Renato Zero accolto da un ovazione senza precedenti ci appare in tutto il suo splendore e in piazza non c’era più un centimetro di strada libero, nonostante oggi fosse un giorno lavorativo tutti ma dico proprio tutti lo abbiamo aspettato. Alle sue spalle l’orchestra e lui con la sua solita splendida voce ci canta "I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA", dopo un "Ciao Roma" comincia a parlare e devo dire che è stato più esilerante del solito! Comincia così: " Siamo qui a testimoniare che questa città ci appartiene, che questi vicoli, questi mercati, questa vitalità sono ancora il nostro biglietto da visita. Adesso voglio raccontarvi una storia molto interessante è un pò come una favola e col passare del tempo anche voi capirete che bisogna credere alle favole, anche se una realtà sempre molto dura ci si presenta di fronte quotidianamente, ma non bisogna perdere il vizio di sognare, di dipingere con i colori della nostra tavolozza il futuro…" Ed i Maxi schermi cominciano a trasmettere tutto il calvario di Fonopoli, tutte le immagini delle trasmissioni televisive a cui ha partecipato fin dall’inizio per promuoverla, a quando a messo la prima pietra, fino alla storica firma con il sindaco di Roma infatti il comune finanzierà il progetto, tra l’altro in piazza c’era lo stand di Fonopoli…Renato quindi al microfono saluta e ringrazia Walter Veltroni. Prosegue la musica e ci canta SPIAGGE, dopo ci dice:" Non ditemi che siete stanchi! Vedete che poi questo clima romano anche se questo ponentino ogni tanto fa fatica a farsi largo tra gli orrori dello smog, beh quando arriva la sera noi dobbiamo ancora rispolverare quella sedia di vimini e metterci in piazza a raccontarci un pò di cazzi nostri come facevamo una volta, ve lo ricordate? Invece di andare dallo psicanalista fidanziamoci un pò di più ragazzi, il fatto che queste nascite siano a zero…ma proprio a me me dovete accollà il fatto che nun ve funziona?? Ma che c’entro io??!! Ma se sono il primo a dirvi stropicciatevi un pochino di più quando siete sotto le pezze! Fate sti benedetti ragazzini che questa città deve tramandarsi con orgoglio e dignità, OK??? Questa sera voglio sentì er terremoto!!!!" Prosegue cantando "La vita è un dono", poi parlando di età ha detto:" Ho ancora degli anni davanti, voglio ancora godermeli un pò di triangoli, perche quest’anagrafe è quello che senti nella testa, quello che hai nel cuore, ma spesso anche l’anagrafe sbaglia ad attribuirci un’età, siamo bambini quando vogliamo e sappiamo essere saggi ed adulti quando lo desideriamo, è una questione soltanto di opportunità". Poi canta con una voce sempre più bella e limpida "ROMA NON FA LA STUPIDA STASERA", dopo della stessa canzone ha fatto un bis con tutti gli altri artisti concludendo con un "Roma ti adoro!"
L’ho aspettato proprio davanti alle transenne da dove è uscito per andarsene accompagnato come sempre da suo figlio Robertino, c’erano anche altre persone e si è fermato per salutarci, regalandoci tanti sorrisi e tirandoci tanti baci, anch’io gli ho tirato un bel bacio, era molto dolce, lì davanti a noi tutto vestito di bianco proprio come un angelo, GRAZIE RENATO!
Sorcini cari spero che vi abbia accontentati un pò tutti… più precisa di così non potevo essere!!!