IL RENATO ZERO BLOG E’ LIETO DI AUGURARE A TUTTI GLI ZEROCONDOMINI E AI SUOI LETTORI UN FELICE NATALE!
UN AUGURIO SPECIALE DI UN SERENO NATALE VA NATURALMENTE ANCHE AL NOSTRO RENATINO!!
IL RENATO ZERO BLOG E’ LIETO DI AUGURARE A TUTTI GLI ZEROCONDOMINI E AI SUOI LETTORI UN FELICE NATALE!
UN AUGURIO SPECIALE DI UN SERENO NATALE VA NATURALMENTE ANCHE AL NOSTRO RENATINO!!
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Ovviamente essendo un po’ lunga vi consiglio di guardarne qualche minuto al giorno per commentarla così in ogni suo punto.
Assorbo di tutto raccolgo quei sentimenti e poi….questo passaggio di Figaro è involontariamente citato da Renato stesso che ancora una volta rende noto il suo amore per la notte e la gente non è un caso che abbia scritto anche “Notte Balorda”.
La notte Renato l’ha sempre vissuta ed è proprio durante le notti che ha la possibilità di fare incontri, di conoscere le persone, di ascoltare le loro storie.
Certamente il palcoscenico della vita lui lo ha vissuto ancor prima di salire su quel palco, ed è proprio imparando a conoscere la gente, a viverla, che lui è rimasto uno di noi ed è riuscito a trasformare quelle storie in canzoni!
Bello per quanto vero quando dice che spesso attacchiamo per difenderci, eh già perché spesso l’aggressività cela un senso di insicurezza, la paura di essere attaccati per primi.
Bellissima tra l’altro la metafora della vita…in cui il finale del film è sempre lo stesso… continuiamo ogni volta a prendere le stesse fregature, eppure perdoniamo sempre chi ha sbagliato, siamo disposti a dargli un’altra possibilità ed io aggiungerei che questo avviene particolarmente con le persone a cui vogliamo molto bene.
Renato non manca di ricordare i sacrifici che ha dovuto fare per diventare Renato Zero e quindi anche le rinunce a vivere le gioie e la spensieratezza tipica di un ventenne.
Circa l’amore ci racconta di essere stato molto amato sottolineando il fatto che tutto questo amore non lo ha addormentato, dice che essere amati spesso è un anestetico e direi è un concetto molto interessante perché troppo spesso alcune persone si abituano più a ricevere che a dare.
E sul concetto del dare e ricevere un pensiero va ai suoi fans…afferma infatti che durante i concerti lui cerca di dare il massimo ad ogni singola persona presente ma poi si rende conto che ogni singolo fan da a lui molto di più di quanto egli stesso riesce a dare…io che questi concerti li vivo da sempre mi sento di dire che invece è uno scambio totalmente equo.
Il rapporto genitore -figlio lo esprime benissimo, quanta ragione ha nel dire che lui è stato figlio fino al giorno in cui non ha perso il papà…perché da quel momento è diventato padre di sua madre…eh già quando i nostri genitori cominciano ad invecchiare siamo poi noi a doverci occupare di loro come fossero dei bambini. Altrettanto bella è la sua scelta di essere padre in cui decidendo di adottare Roberto ha unito due solitudini…la sua solitudine di padre e la solitudine del figlio….un pensiero molto emozionante!
Totalmente d’accordo con lui quando spiega che i politici dovrebbero avere un contatto quotidiano con le persone, vivere più la gente comune, andare per strada, vedere cosa accade come vive un pensionato e immaginare che possa essere un loro stesso parente!
Mi è piaciuto molto quando ha detto che il dolore serve a formarsi ma soprattutto a crearsi degli anticorpi, io credo che ognuno di noi dopo aver subito un grande dolore la volta successiva riesce ad essere più forte, non dico a non soffrire ma a sopportare meglio determinati momenti, a superare alcune difficoltà…almeno a me ad esempio capita di anticipare quel dolore e quindi prepararmi ad affrontarlo meglio.
Renato spiega anche che prima o poi coloro che hanno sofferto tanto hanno un momento della loro vita in cui riscattano le loro sofferenze, i torti e le ingiustizie subite…ma sarà davvero così?
Sui sentimenti poi dice una grande verità ossia che per dirsi quel ti amo o quel ti voglio bene basta una frazione di secondo eppure molto spesso non lo si dice alle persone che ci sono accanto…quanto tempo sprecato…ha ragione Renato in questo, totalmente ragione!
Allora vorrei concludere il Post con la stessa domanda con cui termina l’intervista ossia:
Perché spesso tra persone che stanno insieme da una vita ma anche fra amici non ci si riesce mai a dire ti amo o ti voglio bene?
Questo Post infatti è dedicato a tutte le sensazioni e le emozioni che avete vissuto e vivrete ancora nel Sei Zero!
Raccontate il vostro concerto!
AGGIUNTE ALTRE DUE DATE: 8 – 9 OTTOBRE!
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Date dei concerti:
29-30 Settembre 2-3-5-6-8-9- Ottobre a Roma-Piazza di Siena (Villa Borghese)
Inizio Concerti ore 20.30
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ALTRO INEDITO: LA MIA GENERAZIONE
CONSIDERATA LA GRANDE RICHIESTA DI BIGLIETTI E'STATA AGGIUNTA UN'ALTRA DATA AL "SEI ZERO" LA NUOVA DATA SARA' IL GIORNO 8 OTTOBRE 2010
BIGLIETTI IN VENDITA A PARTIRE DAL 3 AGOSTO.
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IL RENATO ZERO BLOG VI AUGURA BUONE VACANZE
E VI DA APPUNTAMENTO AL 30 AGOSTO!
CI SALUTIAMO CON UNA CANZONE LEGGERA ED ESTIVA: "GALEOTTO FU IL CANOTTO"
A VOI I COMMENTI E NATURALMENTE I SALUTI!
Roberto Fiacchini è uscito dall’Isola dei Famosi tramite il Televoto interroghiamoci sui motivi di questa esclusione.
Debby e Zeroc. colgono l’occasione per augurare al Renato Zero Blog e a tutti i lettori una Buona Pasqua!
Per farlo conoscere un po’ meglio ho deciso di riportare un’intervista che ha rilasciato alla rivista “Diva e Donna“, potrete così lasciare i vostri commenti anche su ciò che ha dichiarato e che reputo molto interessante:
Roberto, che cosa risponde alla transgender vincitrice del reality nel 2008?
“Vorrei che l’attenzione venisse spostata alle questioni importanti come l’adozione. Vorrei che la mia partecipazione all’Isola servisse ad aiutare e a snellire le procedure burocratiche per l’adozione, in generale, senza distinzioni di sesso, per le coppie etero e quelle gay. Vorrei si facesse più attenzione ai bambini che soffrono. Non mi interessano le polemiche e gli schieramenti, l’adozione è importante per tutti, al di là del sesso.
È importante far sì che i bambini che soffrono vengano tolti dai freddi collegi e inseriti e accolti dall’amore di una famiglia.
La mia risposta a Luxuria quindi è un grande sorriso”.
Tornando a suo padre, le ha dato consigli per l’Isola?
“Mi ha consigliato di non andare”
Sarà un suo fan?
“Lo sarà in silenzio”.
Verrà in trasmissione a fare il tifo per lei?
“In famiglia sono io che vado allo stadio…”.
Soffre nell’essere il figlio di un personaggio così famoso, così ingombrante?
“Perché dovrei soffrire? Sono fortunato ad avere un padre così famoso, che riesce a emozionarmi continuamente.
Soffro nel pensare di non averlo potuto vivere prima e gioisco al pensiero di poterlo vivere per sempre”.
Ci parli del vostro rapporto.
“E’ molto intenso, considerato anche che lavoro per lui, sebbene in questo periodo l’abbia un pochino abbandonato (ndr: Roberto è a capo di un’etichetta indipendente da lui fondata, la Opera Prima Productions). Alterniamo momenti di conflitto ad altri di sintonia mentale talmente forte che sembriamo una sola persona. Questa canzone è la fotografia digitale del nostro rapporto:
‘Figlio delle mie stagioni travagliate figlio mio, fiore profumato germogliato al sole dell’oblio…
Che nonno è Renato?
“E’ un nonno meraviglioso, le mie figlie Virginia e Ada, rispettivamente di 4 anni e mezzo e 3 anni, lo adorano. Non c’è mattina che non venga a suonare il campanello di casa per accompagnarle a scuola. Vederlo seduto per terra a giocare con loro mi dà una gioia immensa: spesso provo a immedesimarmi in loro per cercare di sognare momenti che non abbiamo mai vissuto.
È molto premuroso e apprensivo, dolce e paziente. Meraviglioso! E poi, quale nonno ha più trucchi della mamma?”.
A proposito della sua famiglia, lei ha una moglie.
“Si dice che dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna: io non ho dimostrato ancora nulla, ma mia moglie Emanuela sì. E poi ho questi due gioielli di bambine che amo”.
Conosce qualcuno dei concorrenti che troverà sull’Isola?
“Personalmente non conosco nessuno dei concorrenti. Quale migliore occasione, quindi, per conoscere persone nuove?
Non ho idea di chi saranno quelli con cui legherò di più, mi auguro di instaurare un buon rapporto con tutti. Anche se nella vita proprio con tutti non si può andare d’accordo”.
Che cosa l’ha spinta a decidere di partecipare al reality?
“Sono molti i motivi che mi hanno spinto a partecipare.
Innanzitutto lo spirito di avventura e la curiosità di misurarmi con me stesso e di farlo davanti alle telecamere per riuscire a vincere la mia timidezza e regalare un momento di gloria ai miei fratelli.
Un modo anche per farmi conoscere da mia sorella Cinzia, che ho scoperto di avere tre anni fa e che soltanto pochi giorni fa sono riuscito a conoscere personalmente.
Infine per tutti gli altri motivi, che per molti sono materiali, ma che noi tutti rincorriamo”.
Guardava l’Isola gli scorsi anni, nelle passate edizioni?
“Sì, mi ha sempre incuriosito e affascinato. Il più delle volte, però, non mi era possibile guardare tutta la puntata perché cadeva la stessa sera delle mie partite a calcetto con gli amici. Ma, appena tornato, accendevo la tv e poi, con le bimbe piccole, facendo zapping durante la notte, mi soffermavo su ogni programma che riguardasse l’Isola”.
Conosceva già Simona Ventura?
“Ho avuto modo di conoscerla di sfuggita lo scorso anno, in occasione dell’ultima puntata di X Factor 2, quando mio papà andò come ospite alla trasmissione. Mi ricordo che quella sera, tra l’altro, ero anche un po’ ‘arrabbiato’, se così si può dire, perché avevo proposto come concorrente per il programma un giovane, Antonio Toni, che stavo producendo e che purtroppo non era stato selezionato. La conoscenza con Simona praticamente è durata il tempo di una pausa pubblicitaria durante la diretta. Però mi è sempre piaciuta come conduttrice, per la grinta e la professionalità.
Sono contento che, insieme con gli altri autori della trasmissione, abbia pensato a me per partecipare al programma. Sarà una grande occasione”.
Come si è comportato ai casting che ha dovuto sostenere per entrare a far parte del programma?
“Sono molto timido e non amo essere invadente, ma volevo a tutti i costi incontrare Simona Ventura per poterle parlare e propormi come concorrente.
Ho preso coraggio e ho deciso di mandarle una email molto personale, raccontandole un po’ di me e dei motivi che mi spingevano a voler partecipare all’Isola.
Lei mi ha risposto pochissimo tempo dopo dicendomi che, quando sarebbero iniziati i casting, mi avrebbe fatto chiamare dagli autori e così è stato.
In seguito sono andato a Milano per un colloquio durato circa un’ora.
Mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Ed eccomi qua”.