PENSIERO ZEROFOLLE

Fidatevi di uno che di solitudine se ne intende. 
Va frequentata e compresa, ma mai, dico mai, troppo assecondata. Questo è un tempo assai congeniale per chi vuole essere solo. Ma peccato che non ci riconosciamo più. Che non ci fidiamo più l’uno dell’altro. Che per colpa di un orgoglio cieco e masochista ci si ritrova a parlare con un cellulare che non ha volto né consistenza. Che ci si cerca sui social senza potersi annusare, accarezzare o scegliersi. La mia solitudine, oggi stanca dei miei tradimenti e rifiuti, si è fatta un lifting ed indossa delle protesi, credendo così di non essere riconoscibile. Voi non vi fidate: abbracciatevi e guardate avanti!

Cosa ne pensate di questo pensiero di Renato?