LA FACCIATA

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L’abito non fa il monaco, mai detto fu più giusto! Proseguiamo il nostro viaggio nell’animo umano attraverso le canzoni di Renato.Da Via Tagliamento estrapolo “La facciata”, una canzone da commentare sotto ogni punto di vista.Tutti abbiamo una facciata, bella o brutta che sia ce l’abbiamo tutti.Il mio primo pensiero va a Pirandello, ricordo di essere sempre stata affascinata dalla sua visione dell’uomo, diceva bene, la vita non è altro che un palcoscenico, con i suoi attori, le sue recite, le sue maschere…quelle maschere che l’uomo spesso usa per sentirsi migliore di com’è.

Certo che volendo si può usare una “maschera” per ogni occasione, per un tipo schietto e sincero come me non esistono maschere ma spesso una finta allegria, se mi sento giù di morale ma sto in mezzo alla gente cerco sempre di nascondere il mio vero stato d’animo, mostro una finta allegria a cui tutti credono ed anche chi mi conosce da una vita non riesce mai ad accorgersi che c’è qualcosa che non va, evidentemente recito bene la parte, sono impercettibile, ovviamente lo faccio a fin di bene per non far pesare agli altri i miei problemi. “Questa ingenua allegria ci fa bene però non è l’unica cosa importante, certe volte è così e non è colpa tua se la vita confonde le parti” “Oggi che fatica che si fa come è finta l’allegria quanto amaro disincanto” ecco Renato ne parla più volte evidentemente la conosce anche lui.

Per tutto il resto sono io, vera, sincera senza ombre.

Questa facciata nasconde una vita ma più di tanto ingannarti non può…puoi fare il punto di quello che è stato, il sole ha già bruciato, e la pioggia che è passata su di te… molto bello questo passaggio, a volte basta un sorriso per rimuovere il dolore di un viso, eppure ho conosciuto persone che avevano un volto vissuto, segnato da grandi dolori, è proprio così più di tanto ingannarti non può. Signore si è proprio un signore e più è potente più infido è quanti segreti tra quattro pareti signore io non ci giurerei! Quante volte mi è capitato di incontrare “signori“, ma forse non sanno che signori si nasce, si è nell’animo, quei potenti in realtà il più delle volte sono arroganti ed ignoranti, credono che il potere li abiliti anche a trattare le persone con modi alquanto discutibili, si sentono i padroni del mondo, spesso si rivelano i peggiori. Quanti scandali, quante se ne sentono ai Tg, persone rispettabilissime coinvolte nei peggiori reati, chi credevi onesto è una carogna! Spesso ho detto che quelli con giacca e cravatta sono i peggiori, per carità non amo fare di tutta un erba un fascio, quindi che nessuno si offenda ma troppo spesso dietro questo falso perbenismo, dietro i loro vestiti lucidi e ben stirati si nascondono dei mostri, invece magari dietro ad un personaggio con i capelli lunghi, magari un orecchino e vestito un po’ strano (non estremo) si nasconde un animo nobile.

Questo accade perché viviamo in una società dove conta la forma e non la sostanza, come non ricordare il commento del grande Stefano Senesi che ci scrisse “ In un periodo dove tutto e’ veloce, tutto viene consumato di corsa, dove l’”apparire” sembra ormai diventato piu importante dell’”essere”… già conta solo l’apparenza, ma l’apparenza inganna, coscienze logore nel fingersi così immacolate! Basti pensare che ad un colloquio di lavoro bisogna presentarsi vestiti bene altrimenti non si è nemmeno presi in considerazione, o che in certi ambienti lavorativi bisogna indossare la cravatta, è d’obbligo!

E le facciate che vuole la gente quella che il mondo pretende da te, ma basta un niente e l’intonaco cede…e dietro la facciata che c’è?! Vi lascio con questo quesito posto da Renatino, commentate questa canzone che merita di essere conosciuta anche dai neo-sorcini, vi do il link del video per riascoltarla anche se non è tutta, perciò sotto inserisco anche il testo.

Video: http://www.youtube.com/watch?v=qB6uROFAZRI

È scrostata un po’
Da stagioni e venti
Ammaccata per i sentimenti…
Gli eventi…
Un amico va,
Qualcun altro torna…
Chi credevi onesto è una carogna!
Questa facciata
Nasconde una vita,
Ma più di tanto,
Ingannarti non può…
Puoi fare il punto
Di quello che è stato,
Il sole ha già bruciato e
La pioggia che è passata su di te…
Signore si, davvero un signore,
E più è potente, più infido è.
Quanti segreti
Fra quattro pareti.
Signore, io non ci giurerei!
L’esterno tiene, si,
Basterà un sorriso
E una mano di colore
Più acceso…
Sul viso!
Ma non sai
Le coordinate della vita mia,
Per ogni storia andata in gloria e via,
Perché ogni ruga
Ha un nome
Ch’io soltanto so
E a stento nascondo…
Che ne sai
Se quel che appare è quel che credi tu
O non piuttosto un bel sipario blu.
Con dietro un uomo che non ha smaltito
Le vecchie ferite…
Le antiche offese …Ma Si!
Le sento qui!
E la facciate
Che vuole la gente,
Quella che il mondo
Pretende da te…
Ma basta un niente,
E l’intonaco cede…
E dietro la facciata, che c’è ?!
Non lo sai,
Treni perduti o non partiti mai,
Fantasmi di un’infanzia che vorrei
Dimenticare ad ogni costo ma poi
Il tempo non basta…
Non lo sai
Che mai c’è dietro e chi nasconderai!
Vecchie passioni
Stanche ipocrisie
Coscienze logore
Nel fingersi così
Così immacolate